Da alcune scuole di Firenze si sta levando una voce di dissenso contro le nuove linee guida sull’educazione civica da poco emanate dal governo. Alcuni collegi docenti hanno votato e approvato mozioni in cui si respinge l’impianto culturale proposto dal ministro Valditara, incentrato su nazionalismo e un concetto di patria escludente da una parte; individualismo, imprenditorialità e mercato dall’altra.
È un segnale incoraggiante e di cui avevamo bisogno. Come insegnanti e educatori non ci possiamo più permettere di accettare quanto viene calato dall’alto. In molti pensano che in fondo non cambi nulla e che si continuerà nelle aule a parlare di quello che vogliamo. Ma la resistenza passiva non basta. Il rischio è che, dopo l’educazione civica, il ministro voglia mettere mano alle indicazioni nazionali, come già ha dichiarato. Soprattutto se non trova opposizione. Poi si adegueranno i manuali. Per non parlare delle nuove norme sul voto in condotta, che prestano il fianco a pulsioni punitive che nulla hanno a che fare con un vero percorso educativo. La destra sta portando avanti un attacco pesante alla scuola pubblica, arrivando a stravolgerne il senso.
Ma nella scuola ci siamo noi.
Ecco solo alcuni dei documenti votati nelle scorse settimane, che è importante non rimangano nel segreto delle nostre scuole, ma circolino invece il più possibile;
APPELLI
In queste scuole i collegi docenti hanno smesso per una volta di essere luoghi di mera approvazione/applicazione e si è tornati a discutere del senso del fare scuola. Siamo sicuri che le voci di dissenso siano anche di più e non solo a Firenze.
Questa è una battaglia culturale e politica.
Per questo riteniamo importante partecipare alla giornata di sciopero del 31 ottobre (presidio ore 10 in Via Cavour) per portare, oltre alle sacrosante rivendicazioni contro il precariato e il contratto, anche una convinta opposizione alle riforme, al di là delle diverse e legittime appartenenze sindacali.
Proponiamo inoltre di incontrarci di nuovo, dopo una già partecipata assemblea, perché è necessario continuare a fare rete, con l’obiettivo di allargare la contestazione. Insieme possiamo trovare gli strumenti per “boicottare” tali linee guida anche su un piano istituzionale e attrezzarci contro la riforma del voto in condotta.
ASSEMBLEA VENERDI 8 novembre, Circolo Arci il Progresso, ore 17.30, Via Vittorio Emanuele II, Firenze
Inviateci a questa mail le mozioni approvate: assembleadocentifirenze@gmail.com