FERMARE IL GENOCIDIO A GAZA!
FERMARE LA COLONIZZAZIONE DELLA CISGIORDANIA!
Libertà di critica e di dissenso!
Un genocidio
Sono 5 mesi di guerra, 5 mesi che l’esercito d’Israele ha raggiunto l’unico obiettivo di uccidere 27.000 persone circa e ferirne 66.000. Più di un milione e mezzo di persone vivono nel terrore, sono minacciate oltre che dalle bombe anche da fame, sete e malattie. Siamo di fronte ad uno dei più impressionanti genocidi del XXI secolo.
L’Occidente e Israele, la Palestina e noi lavoratori e lavoratrici
Tutto questo non potrebbe avvenire senza l’appoggio, la solidarietà, l’aiuto militare che i paesi occidentali danno ad Israele. Questo sostegno è linfa vitale per Netanyahu e, se capiamo questo, comprendiamo che la nostra solidarietà, in quanto lavoratori e lavoratrici occidentali, è altrettanto vitale per i palestinesi, per spezzare questo cordone.
Sciopero generale, fermiamo la macchina della guerra
Lo sciopero, oltre ai cortei e ad altre forme di dissenso, è l’unica arma che abbiamo per fermare la macchina dell’economia e dare un segnale ai nostri governi e alle nostre opposizioni per fermare l’invio di armi, per imporre il ritiro dell’esercito israeliano da Gaza e la fine della colonizzazione della Cisgiordania.
Una scuola aperta e inclusiva in un mondo di guerra?
In quanto lavoratori e lavoratrici della scuola abbiamo un compito in più, che ha a che fare con il nostro mestiere. Spesso parliamo di volere una scuola libera, democratica, aperta, inclusiva, interculturale, che non consegna una “verità” preconfezionata alle nuove generazioni, ma che fornisca e forgi gli strumenti per cercarla.
Questo sciopero, più di molti altri, ha molto a che vedere con questo scopo.
La scuola non può piegarsi alla logica da “pensiero unico” per cui chi mostra solidarietà con la Palestina è un criminale e chi critica lo Stato d’Israele un antisemita. Cosa vogliamo insegnare alle nuove generazioni?
CORTEO CITTADINO PIAZZA SANTISSIMA ANNUNZIATA ORE 9.00